martedì 30 giugno 2015

Una Storia Inventata -Il Poeta Muto

Un poeta muto tra la vita i pianti i sorrisi viveva solo in quella cascina abbandonata in aperta campagna col suo pennino l’inchiostro e la carta a volte scriveva poesie sulla pergamena e le appendeva al muro per rileggerle ogni volta che si sentiva triste era un poeta chiuso in se stesso non gli piaceva avere intorno le persone viveva emozionandosi riga dopo riga nei suoi libri usciva poco le volte che usciva era per procurarsi il cibo l’unico momento in cui si trovava tra le gente portava con se dei bigliettini per comunicare restava poco in paese amava la sua casa perché li si sentiva se stesso .. Le suore e i frati del convento passavano spesso per prendere i suoi scritti amava una poesia tra le tante …” Rondine tu che voli spensierata nei cieli caldi d’estate tu che voli via l’autunno grato ti sono per le tue ali spiegate mi emozionano così tese e perfette ritorna in volo mia rondine”… con questa poesia si sentiva leggero come sospeso nell’aria in volo con la rondine … un giorno il poeta muto va nel bosco e su un ramo vede una rondine che volando si posa sulla sua spalla e gli confida un segreto … Poeta muto alle 24 sopra la tua cascina ci saranno tre stelle … se ne vedrai solo due oppure una sola dovrai aspettare l’alba se ne vedrai tre ti ritornerà la voce … il poeta muto dice alla rondine che non vuole la voce lui ama quella vita ormai da anni sensazioni ed emozioni e la felicità di quella vita da poeta muto in tanti anni poche sono state le volte che vegliava le vite delle persone drammaticamente opposte alla sua si meravigliava per come conducevano la propria vita e spesso si chiedeva chi stava sbagliando ,, ma un giorno leggendo un libro aveva capito .. Non era lui che sbagliava ma molte persone in paese .. Usavano la propria vita contro il prossimo contro molti ideali .. Allora il poeta muto va in paese e di nascosto cerca quelle persone che secondo il libro sbagliavano nella vita ..le trova tutte in piazza sedute su delle sedie di legno intorno ad un tavolo mangiavano bevevano e ridevano così spensierati senza problemi allora il poeta muto si avvicina al tavolo e con dei bigliettini che distribuiva a tutti s fa capire .. Allora uno di loro si alza dal tavolo e gli chiede se vuole un po’ di vino ma lui non beveva odiava l’alcol e il fumo ma amava il suo camino che usava d’inverno per riscaldarsi .. Le persone intorno al tavolo gli chiedono come mai socializza con loro e il poeta muto da ancora dei bigliettini con su scritto … son qui oggi vicino a voi perché all’alba leggevo un libro che parlava di persone in male fede e volevo incontrarle per farle capire dove sbagliano … ma nessuno vuole aiutarlo allora il poeta muto dice … vedete perché sono sempre solo perché non mi piace l’inganno.. Si alza una bambina che rivolgendosi al poeta muto dice .. Io so chi sono e cosa fanno .. Ogni mattina quando mi sveglio vado nel bosco e trovo sempre animali uccisi sai poeta mi sgridano sempre perché io non li voglio mangiare.. Allora il poeta dice alla bambina .. Piccola domani mattina andiamo insieme nel bosco .. . La mattina si trovano all’alba e vanno nel bosco … dopo aver camminato tra gli alberi vedono una volpe uccisa da una tagliola .. Allora il poeta muto prende la volpe con la tagliola e va in paese vede ancora le persone del giorno prima sedute ancora al tavolo si avvicina e mette la volpe sul tavolo e va via va in convento per parlare con le suore e i frati dicendo con un biglietto … sono stato nel bosco ho preso una volpe con una tagliola l’ho portata in paese mettendola sul tavolo così come l’avevo trovata e me ne sono andato .. Questa e la mia dimostrazione sul fatto che non voglio amici ma solo me stesso e le mie emozioni la mia vita e il mio cuore e la mia anima per l’eternità sono muto ma non stupido vivo e amo le cose semplici come me stesso.

Claudia

 

giovedì 25 giugno 2015

Una Storia Inventata - Il Cane del Paese

Siamo su una collina un paese di pochi contadini quattro case una cascina e una chiesa e un cane si chiama Tristezza nato 2 anni fa nel paese tutti i contadini gli sono padroni ama gli altri animali sono i suoi amici … tutte le mattine all’alba Tristezza faceva il giro del paese curava i suoi amici animali nelle case e nella cascina ma una mattina non fa il suo giro e nessuno l’aveva visto in paese .. I contadini preoccupati cercano ovunque ma non si trova … allora una bimba cerca fuori dal paese preoccupata perché Tristezza non era passato dal suo cagnolino per il saluto del mattino … arriva nel bosco camminando tra gli alberi sente come dei lamenti che provvengono da una grotta si avvicina e vede Tristezza con un orsacchiotto un cucciolo che si era smarrito allora la bimba dice a Tristezza di restare li con l’orsacchiotto la bimba torna in paese per chiamare i contadini .. Arrivata alla cascina dice .. Ho trovato Tristezza e nel bosco dentro una caverna con un orsacchiotto un cucciolo allora i contadini vanno con lei nel bosco e prendono il cucciolo per curarlo e dargli da mangiare e da bere .. Ma non può restare con loro la sua mamma sarà disperata .. Allora i contadini tornano nel bosco per cercare la mamma orsa ma Tristezza e l’orso non ci sono più sono fuggiti i contadini cercano ancora .. Sono passate ore e pomeriggio e ancora non si trovano .. Verso il tramonto trovano finalmente Tristezza che teneva il cucciolo tra i denti e poco più in là la sua mamma Tristezza aveva capito che il cucciolo aveva bisogno della sua mamma ..
Mamma orsa vede Tristezza con il cucciolo e si avvicina dolcemente perché Tristezza teneva l’orsetto come un suo cucciolo e aveva capito che l’aveva salvato e preso per riportarglielo .. Diventano amici come con tutti gli altri animali .. I contadini capiscono che il mondo animale sa cavarsela da solo in molti casi ed infatti così è stato Tristezza porta mamma orsa e il cucciolo in paese in cascina e nelle case per fare amicizia con gli altri animali .. Ad un certo punto mamma orsa dice a Tristezza .. Cambia nome da Tristezza a Cuore perché oltre ad essere il migliore amico dell’uomo sei anche il nostro miglior amico sei e sarai il mio amico fedele avrò fiducia in te e ti ringrazierò tutta la vita per aver salvato il mio orsetto … Cuore accetta il nome e l’amicizia di mamma orsa .. La bimba e i contadini fanno festa in paese e Cuore dice … siamo e saremo una grande famiglia..

Claudia

martedì 23 giugno 2015

Una Storia Inventata - L'orizzonte della Fantasia

Una mattina d’inverno si era svegliata all’alba dopo colazione col suo amico billi e due sedie in riva al mare fissa l’orizzonte della fantasia le sue parole non si sentono parla con la mente ma fanno rumore dentro di lei nei ricordi di onde che arrivano da lontano si rompono sulla riva come i suoi desideri e il sole illumina il quadro fantasioso di quella mattina vestita di scuro e inverno e il freddo gli irrigidisce il cuore i gabbiani volano basso come per dimostrare vicinanza in quei momenti di tristezza …” Volevo volare lontano ma sono ferma tra sole e mare sulla riva ascolto l’inverno di sfumature grigie e gelidi venti “…
La vita mi aveva dimostrato sincerità e virtuosità ma le delusioni si sono fatte strada immancabili e veloci in questi anni billi è stato amico fedele l’unico con cui passo la maggioranza del mio tempo esiste in ogni momento triste in ogni momento felice mi dimostra affetto e io ricambio mi sembra che ogni giorno sia nuovo accanto a lui perché sola e silenziosa lui mi capisce mi conosce dentro di me porto tante cose ma quella che mi rende libera e la sua amicizia perché so di poter affrontare ogni cosa ed essere capita senza troppi giri di parole spesso tra di noi basta uno sguardo senza parole senza gesti un cane che senza la parola parla con gli occhi e il cuore .. Quelle mattine gelide durano tutto l’inverno in quella spiaggia deserta accanto a billi alle onde del mare ogni giorno porto li il cuore rigido ma con un lato pieno d’amore per billi l’unico e fedele amico … vivo da sola con lui da molti anni la mia famiglia vive molto lontano da quell’isola .. Ogni tanto ci scriviamo anche se le mie parole sono poche so che gli fa piacere sentirmi ma non voglio incontrarli mi chiedono spesso di farlo ma io son chiusa e parlo poco con la voce preferisco col cuore ma solo con quello che avevo vissuto e che vivrò .. Durante l’estate e la sera il momento di osservare l’infinito orizzonte della fantasia fin che il destino mi regala la vita..

Una storia diversa di parole di fantasia della vita…

Claudia

sabato 13 giugno 2015

Una Storia Inventata - Il Veliero Solitario


Il veliero navigava in tutti i mari del mondo ma era senza equipaggio le vele erano sempre aperte si lasciava trasportare dal vento e dalle correnti era sempre in movimento con mari mossi e calmi tra le piogge venti e le tempeste … una mattina all’alba arriva vicino ad un isola deserta e si ferma … si vedono due persone uscire da una botola di legno … sono un cavaliere e la sua dama che scendono dal veliero per visitare l’isola .. E una bella giornata lei vestita di bianco e veli lui di blu e azzurro camminando tra la vegetazione incontrano dei gatti tutti di color bianco sono innocui e sembrano voler fare amicizia ci giocano .. Più tardi tornano sul veliero e da una finestrella vedono che l’isola si allontana .. Il cavaliere era sicuro di aver messo bene l’ancora … infatti non è il veliero che si allontana ma l’isola allora toglie l’ancora e va verso l’isola che si allontana sempre di più cerca di aumentare la velocità ma manca il vento decide di accendere i motori .. Ora va veloce ma mai quanto l’isola … scoppia un temporale il cielo diventa scuro e il mare si alza … il cavaliere teme per la notte in tutti questi anni si era affidato al veliero si sentiva sicuro non era mai accaduto nulla .. La dama allora gli propone di cambiare la rotta il cavaliere e d’accordo anche se era curioso di capire meglio quell’isola … dopo circa mezz’ora di navigazione torna il sereno il cielo e azzurro e il mare e calmo .. E il veliero continua la sua normale navigazione nei mari del mondo solitario odiava le isole ama il suo mare..

mercoledì 10 giugno 2015

Una Storia Inventata - La Luce nel Lago

Siamo in campagna su una collina tra alberi e sentieri c’è il lago dicono che c’è un luce che si accende ogni notte i contadini dalla loro cascina vedono sempre quella luce molte persone si sono immerse per vedere cose ci fosse in quel punto del lago ma nemmeno la notte si nota qualcosa solo la luce accesa sembra proprio un mistero … un giorno una ragazza decide di fare il bagno in quel punto del lago ma senza conoscere l’esistenza di quella luce … ad un certo punto sente una voce che chiamandola per nome gli dice di andare sul fondo del lago … Beatrice scende e vede una statua bianca una donna velata che gli dice .. Ti sei bagnata nelle mie acque pura e dolce Beatrice la tua vita sarà fortunata e piena di doni al tuo cuore ma devi promettere di non svelare il segreto della tua felicità … Beatrice promette di non svelare mai quanto la statua aveva fatto per lei .. Beatrice esce dal lago e torna in paese ancora bagnata da quell’acqua felice .. Entrata in casa vede i suoi genitori che gli dicono che cosa avesse fatto il suo aspetto era diverso dal solito non più triste e malinconico ma felice e pieno di luce… ma Beatrice non può svelare il mistero.. Loro insistono ma lei e muta dopo poco gli risponde e gli dice che aveva semplicemente fatto il bagno nel lago .. Ma la mamma gli dice che lei non avrebbe mai fatto il bagno nel lago e Beatrice dice … nella vita si provano cose che non immaginavi e quando le provi per la prima volta può capitare di cambiare umore… ma non si dilunga per non svelare il mistero … il giorno dopo Beatrice torna al lago e fa ancora il bagno questa volta però i genitori vogliono seguirla senza farsi vedere Beatrice incontra ancora la statua che gli dice che è stata brava nel non svelare il segreto … e per questo la statua gli promette di aiutarla nella vita e che sarà per sempre felice .. Beatrice esce dall’acqua e vede i genitori … mi avete seguito come mai… la mamma dice che voleva sol capire da dove venisse tutta quella felicità .. Ma Beatrice non può svelare e gli risponde che e solo un bagno nel lago allora i genitori curiosi si tuffano nel lago .. Ma tutto resta come prima … nei giorni seguenti la luce si mostra sempre ogni notte .. Due giorni dopo Beatrice incontra un giornalista che gli chiede informazioni sul mistero del lago ma lei si rifiuta di parlare aveva promesso … La luce del lago si era mostrata soltanto a Beatrice e nessuno al mondo aveva scoperto il mistero

Claudia

sabato 6 giugno 2015

Una Storia Inventata - Il Quadro del Castello

Il castello e sull’isola sperduta in mezzo all’oceano il castello è abbandonato da molti anni all’isola nessuno può avvicinarsi molti dicono che c’è un incantesimo che parte dal quadro dove e dipinta una dama vestita di nero molti appassionati d’arte vorrebbero il quadro avevano provato ad entrare nel salone del castello ma per farlo dovevano avvicinarsi all’isola ma l’incantesimo e attivo da secoli nel mondo dell’arte ci sono varie copie ma nessuna è uguale all’originale .. Un giorno un artista trova la piantina del castello e dell’isola e con un amico fa dei piani .. Come prima cosa una barca delle pile delle corde .. Partono appena fa buio arrivati al castello secondo la piantina c’è un posto dove è possibile fermarsi e attraverso un sentiero nel bosco arrivare al castello .. Sono arrivati c’è una piccola porta che porta alle cantine .. Entrano si nota l’abbandono ci sono ragnatele pezzi di vetro per terra cose antiche sbattute a terra molta polvere .. Salgono una scala di legno e aprono una botola ed entrano nel castello .. E tutto buio e fermo da secoli .. Camminano sulle rovine muri a metà specchi rotti sedie antiche rovesciate pezzi di stoffa macchiati libri stracciati ..camminano per ore alla ricerca di quel salone mentre perdono la cognizione del tempo .. Sono passati giorni ma non si accorgono camminano alla ricerca del quadro … ad un certo punto l’artista si chiede da quanto tempo sono nel castello ma ne lui ne il suo amico sanno quanto è passato guardano l’orologio ma e fermo all’ora dell’arrivo con la barca .. Cercano ancora e dopo ore ci rinunciano e tentano di tornare alla barca .. Ma senza risultato ,,, alla fine scoprono il salone e il quadro appena entrati sentono la voce della dama nera che gli dice che per loro il tempo si è fermato e che non possono più fare ritorno .. Passeranno la loro vita nel castello senza poter prendere il quadro … l’artista tenta di parlare con la dama ma lei non gli risponde .. L’amico tenta di avvicinarsi al quadro .. Ma cade in una botola nella cantine .. L’artista fa la stessa cosa e cade pure lui … cercano quella porta che avevano visto all’inizio e dopo ore ci sono riusciti ma aprendola si ritrovano nel salone dove la dama gli dice che inutile tentare la fuga .. Il quadro del castello dopo secoli cambia stanza per non essere trovato dal loro … l’artista e il suo amico cammineranno nel castello come fantasmi nel tempo solo per aver cercato di prendersi il quadro.

Claudia


 

martedì 2 giugno 2015

Una Storia Inventata - La Rosa che Parlava

Era un piccolo bocciolo nel giardino del castello ma una mattina apre i suoi petali all’alba il giardiniere rimane stupito da tanta bellezza e si chiede come mai in una notte possa essere diventata così grande e alta più delle altre accarezza i suoi petali vellutati e la rosa pronuncia la prima parola .. Sono una rosa di cui il sole e la rugiada vanno fieri .. Il giardiniere si guarda intorno ma non vede nessuno allora la rosa gli sfiora una mano con i petali e dice il suo nome Pietro la voce che senti e la mia … Pietro gli chiede come possa avere la voce sei solo un fiore … la rosa si commuove e dice … si sono un fiore ma con l’intelligenza e la parola ma è un mistero che non posso svelare .. Pietro deve andare in città ma prima dice alla rosa .. Quando torno se avrai cambiato idea potrai dirmelo manterrò il segreto .. Pietro va in città e la rosa scrive su una foglia gigantesca .. “ la mia storia inizia da un seme caduto nella terra ma il sole e la rugiada gli danno la vita con la promessa di non svelare il segreto “… la rosa si rassegna e anche Pietro che torna dalla città e legge la foglia .. Nel frattempo molte persone si sono fermate per ammirarla e curiose si rivolgono a Pietro per chiedere come sia avvenuto ma Pietro non può parlare e nasconde anche la foglia perché prima aveva promesso di non dire nulla … molti nel castello vogliono tagliarla per portarla nel salone delle feste inebriati dal suo profumo e travolti dalla sua bellezza ma Pietro gli nega qualsiasi cosa .. Questa rosa mi appartiene e nel mio giardino farò di tutto perché nessuno metta la sua mano su questa rosa costruirò una sfera di cristallo per renderla intoccabile … nel castello sono tutti in agitazione per la rosa che tutti vorrebbero ma che nessuno può possedere … la rosa per esprimere la sua gratitudine per la sfera scrive delle poesie per Pietro …” La Farfalla
La farfalla intorno al fiore volteggia variopinte ali nellaria mattutina sui fiori posata si bagna di rugiada nel prato lerba alta nasconde la farfalla che riposa distinguersi vuole dai petali di fiori colorati le tue ali chiuse come un libro non sei triste mia farfalla vola alto nel cielo azzurro e anima le tue ali come ventagli da regina”… “ Abbandonarmi in Te Abbandonarmi in te tra parole e sogni fuggire in un tramonto lontano dalla realtà camminando senza sosta in questa storia e rinascere in una stella i miei pensieri volano al confine del sole dove io ti tengo per mano aspettando la notte di sogni e realtà di un amore sei la mia emozione segreto del mio cuore debole e fragile amore”…
Pietro si emoziona nessuno in tutta la sua vita gli aveva detto codeste parole .. La rosa gli dice … le mie parole sono rare ricordalo Pietro se le senti è perché le meriti … ma promettimi di non svelare mai nulla sul mio conto … Pietro promette ma dal castello arriva una lettera inaspettata .. C’è scritto che la rosa e nata dalla terra del castello e i proprietari ne sono i padroni … Pietro fa leggere la lettera alla rosa che anche se è un fiore dirà convoca il Re e la Regina voglio parlare con loro Pietro e confuso ma ubbidisce … arrivati e reali nel giardino la rosa gli parla e gli dice … Sarà anche la vostra terra ma le mani sporche che ogni giorno lavorano per tenere al meglio questo giardino sono quelle di Pietro il mio giardiniere e creatore unico .. Non desidero cambiare luogo soltanto per la mia bellezza anche se quel salone sarà magnifico io preferisco rimanere in questo giardino con la mia vera dignità di fiore senza essere reciso per durare pochi minuti ma restare legato alle mie vere radici che mi accompagneranno per l’eternità .. Se vorrete ammirare la mia bellezza e la mia intelligenza passate dal giardino di Pietro e siate grandi anche nell’animo e rendetelo intelligente vista la vostra posizione di reali.. Il Re e la Regina sono sconvolti non avevano mai visto un fiore parlare… da quel giorno tutte le persone del castello sono diventate buone e rispettose verso gli altri e verso tutte le cose importanti del castello Pietro viene invitato al castello ma ci rinuncia preferisce come aveva detto la rosa di rimanere nel giardino per coltivare ancora i miracoli della natura.

Claudia

lunedì 1 giugno 2015

Una Storia Inventata - Dietro quella Porta

Elen e la sua famiglia devono trasferirsi quante cose da fare da preparare una casa intera in una settimana … con una famiglia numerosa come la sua dalla città alla campagna Elen finisce di sistemare tutte le cose e il giorno della partenza .. E felice di trasferirsi in campagna la città era troppo caotica per il suo carattere partono all’alba in auto durante il viaggio parlano del cambiamento di vita di abitudini la casa di campagna e una cascina appena ristrutturata immersa in una foresta le strade lunghe e deserte i progetti futuri il paesaggio che cambia ad ogni chilometro tengono compagnia Elen si ferma spesso lungo la strada per scattare delle fotografie .. E come dico sempre nella realtà “”ogni fotografia e un momento che vivi ecco perché e bello fermarlo con uno scatto””” si fermano per il pranzo e ripartono subito sono curiosi di vedere la cascina appena arrivati trovano l’ex padrone della cascina ad attenderli Elen e la sua famiglia sono senza parole una meraviglia la cascina e su tre piani appena si entra c’è il salone e la cucina grande al primo piano le tre stanze al piano di sopra la mansarda dove c’è una porta chiusa che nessuno aveva mai aperto .. Elen sistema tutta la casa gli oggetti gli abiti in una sola giornata … ma come sempre c’è qualcosa da portare in soffitta due bauli dei vestiti vecchi una vecchia bicicletta ecc.. Elen e la sua curiosità apre quella porta e in quel momento precipita e buio manca la luce c’è silenzio si ricorda di aver preso una pila nel caso mancava la luce…. L’accende ma non vede niente allora chiama il marito ma lui non sente passano dei minuti interminabili sente una voce che gli dice che se vuole tornare alla vita di prima deve fare una rinuncia Elen gli dice di che si tratta .. E la voce risponde … dovrai rinunciare alle cose preziose gli anelli le collane i braccialetti se sono d’oro Elen gli chiede se può tenere la fede del matrimonio e la voce risponde di no è d’oro e come aveva detto deve rinunciare Elen ubbidisce alla voce allora torna in soffitta va in camera sua prende tutte le cose dorate e torna dalla voce e gli consegna tutto la voce allora gli dice che c’è un ultima cosa che deve fare .. Ogni domenica mattina a mezzogiorno devi passare la porta non accadrà nulla ma dovrai farlo Elen gli chiede se si dimenticherà di farlo cosa gli potrà accadere e la voce risponde .. Ti basterà dimenticarlo una sola volta e non potrai mai più tornare alla tua vita reale Elen allora gli promette di ricordarsi ogni domenica mattina torna nel salone ma e strana e il marito se ne accorge e gli chiede cosa accade Elen gli racconta l’avventura e il marito chiama l’ex proprietario che si precipita alla cascina gli raccontano tutto e chiedono se sapeva di quella porta gli risponde di si so tutto Elen allora dice come mai non avete detto nulla gli dice che se gli diceva che cosa sarebbe accaduto avrebbe perso tutto e meglio perdere qualche anello d’oro Elen gli chiede come sa delle cose dorate e lui gli risponde la voce che sentiva era la mia sono io l’ombra dietro la porta seguitemi in soffitta salgono le scale la porta si apre e cadono nel vuoto dopo poco sentono ancora la voce .. Che dice la vostra vita e ormai chiusa qui in questa stanza buia dietro quella porta … Elen dice che aveva detto che se gli davo l’oro e se ogni domenica mattina passavo la porta potevo vivere la mia vita reale.. La voce risponde … Elen mi avete chiamato per la porta mi sono scomodato la cascina ora sarà invisibile al mondo si vedrà solo dietro la porta.

Claudia