giovedì 30 aprile 2015

Una Storia Inventata - Il Campanile di Vetro

In un paese di montagna c’è una chiesetta antica di pietra con il campanile di vetro con l’orologio e l’ingresso e le campane in ferro battuto uno spettacolo quando c’è il sole i raggi filtrano tra una parete e l’altra del campanile e circondato di piante e fiori .. Guardando la valle si vedono gli altri paesi e guardando in alto si vedono le montagne dove all’alba e al tramonto si nasconde il sole e nasce e si addormenta la luna intorno alla chiesetta ci sono delle scale di pietra con i lati pieni di fiori e pianticelle salirli e sempre stato un piacere per l’armonia dei fiori e dei colori in paese vivono solo dei contadini ma quando il campanile suona le campane arrivano tante persone dagli altri paesi per ammirarlo e ascoltare la melodia che fa la musica delle campane … una mattina all’alba una ragazza che veniva da lontano si avvicina alla chiesetta portando un fiore che lascia sull’altare una signora gli chiede se aveva visto il campanile.. Si gli risponde ma che prima voleva posare il fiore sull’altare .. escono dalla chiesa per ammirare il campanile .. Emma si gira e vede il campanile gli piace e scatta delle fotografie che vedrà poi a casa … nel frattempo rimane nella piazza per due chiacchiere con la signora … e una bella giornata di sole e il campanile è illuminato da raggi meravigliosi c’è un leggero vento d’agosto … Emma torna a casa salutando quella signora che gli dice se tornerà in paese l’inviterà per un the a casa sua … Emma è a casa e vuole vedere le fotografie .. C’è solo la chiesetta il campanile non si vede c’è uno spazio vuoto nella fotografia .. Allora torna in paese e cerca quella signora chiede in giro ma nessuno la conosce cerca di descriverla era vestita di scuro con i capelli grigi un cappello di paglia con dei fiori e una borsa marrone chiaro mi aveva detto che se tornavo mi avrebbe offerto un the a casa sua .. Nessuno in paese aveva mai visto quella signora .. Ma un contadino si avvicina e dice ad Emma che lui sa chi era quella signora gli dice che è stata la prima persona ad essere entrata in quella chiesetta e la prima ad abitare in questo paese ma che purtroppo non esisteva più ed era un fantasma che spesso appare alle persone buone e dolci il contadino chiede ad Emma di cosa aveva bisogno Emma dice avevo fatto delle Fotografie alla chiesetta ma il campanile non c’è e volevo sapere come mai … quel campanile è opera di quella signora si può ammirare ogni giorno ma solo qui in paese perché è sempre stata gelosa delle sue cose e non vuole che si possano ammirare al di fuori del paese nessuno in tutti questi anni è mai riuscito con le fotografie e disegni … allora Emma si rassegna e torna a casa e trova la signora ad aspettarla gli dice Emma tu sei una cara ragazza ti regalo una fotografia con il campanile ma devi promettermi di non mostrarla mai a nessuno tienila come qualcosa di segreto di solo tuo .. Emma e felicissima e ringrazia la signora facendola entrare in casa e offrendole lei il the .. Due chiacchiere e tornano in paese da quel contadino che aveva già intuito che sarebbe tornata con lei Emma dice che bello essere uniti sembra una bella famiglia il mio sogno fin da bambina perché sono rimasta sola troppo presto questo paese un papà contadino una mamma dolcissima e il campanile di vetro e la sua meravigliosa storia.

Testo e Fotografia di Claudia

mercoledì 29 aprile 2015

Poesia di Claudia

L'Amore e come una goccia di pioggia si adagia fredda sulla foglia per poi cadere sull'umida terra e il seme come il cuore rifiorirà timidamente.

Claudia

martedì 28 aprile 2015

Una Storia Inventata - La Finestra sul Lago

Un antico borgo sul lago poche case di pietra tanto verde su una montagna quell’acqua verde del lago e sull’argine sa di antico il paese poche persone vi abitano Marianna vive sola in una casetta di pietra l’unica finestra che da sul lago e in sala dove Marianna passa più tempo durante il giorno la sua passione sono le piante le ama fino al punto che un giorno decide di riempire la sua casa di piccoli rami da piantare in un angolo creando una serra ma passava il suo tempo guardando fuori dalla finestra le stagioni che passavano gli anni che l’allontanavano dalla sua giovinezza lei amava anche la sua solitudine perché gli dava delle emozioni pensava alle cose che amava e che gli piacevano usava la sua fantasia con le stagioni e la natura l’inverno grigio e la nebbia le tante cose sfumate che non è riuscita ad avere fino ad ora la primavera con i suoi fiori sentiva il profumo della speranza l’estate sentiva il calore del sole e l’amore tanto desiderato e l’autunno con le sue foglie secche pensava alle tante cose che non poteva più avere perché l’età avanzava … una mattina si sveglia la finestra e chiusa fuori c’è la pioggia sente le gocce cadere ma la finestra non si apre allora esce di casa il lago è agitato come il mare cerca di capire il perché la finestra non si apre non nota nulla di strano c’è molto vento rientra in casa e aspetta che passa il temporale … nel frattempo cura le piante nell’angolo di casa … il tempo fuori peggiora sempre di più e la finestra e sempre bloccata ed ora anche la porta … dopo qualche ora torna il sole e la finestra si riapre e Marianna si avvicina per aprirla ma c’è qualcosa di diverso c’è il lago che si è calmato ma non è più in quel paese isolato ma in una grande città dove conosce tante persone e amici tra cui Federico il suo futuro marito … passano i giorni Marianna e Federico affacciati alla finestra si raccontano e rivivono i momenti del loro passato gli amici sono persone meravigliose ogni giorno e una festa k’amicizia che si crea non ha eguali la finestra è la proiezione del futuro che lascia esprimere la gioia di vivere e di lottare sempre per tutto quello che si desidera avere Marianna e Federico si sposano avranno dei figli e una vita degna di nome e la finestra ogni giorni si aprirà alla speranza …

…” Vivi cercando dentro di te le passioni e i desideri qualcosa accadrà anche a te”…

Claudia

venerdì 24 aprile 2015

Una Storia Inventata - Vagabonda

Vive in un paese di quattro case e un castello in mezzo alla campagna una ferrovia di un solo binario nella sua infanzia era il paese delle meraviglie tra animali fiori piante e la natura ma crescendo l’età ti cambia ti illude e i desideri e i sogni spesso sono calpestati dalla realtà si sente sola gli manca la società le persone gli amici la sua vita e piantare i semi e curare i fiori .. La mattina si alza fa colazione e va nei campi la sera dopo cena leggeva un libro … ma un giorno decide che aveva bisogno di libertà anche senza mezzi a piedi ma libera … un giorno trova dei palloncini colorai li gonfia prende una valigia per quattro abiti e dei ricordi e va lungo i binari quei palloncini sono gli amici tanto desiderati che non aveva mai avuto i giorni passano e lei cammina lungo le vie del mondo con i palloncini colorati e la sua valigia arriva in una città nuova per lei piena di case nuove grattacieli tante persone tante auto cammina nel centro storico guarda le mille vetrine dei negozi non aveva mai visto così tante cose tanti colori .. Si ferma in un bar per mangiare qualcosa e li conosce delle persone sono ragazzi della sua età gli chiedono da dove viene vista la valigia e i palloncini lei dice dalla campagna più sperduta del mondo sono in viaggio ormai da diversi giorni … con la mia valigia e i palloncini che sono gli amici che avrei voluto avere .. Una ragazza gli dice allora io sarò la tua prima amica … resta qui con me e con noi noi siamo fedeli all’amicizia e soprattutto alle persone umili e semplici come te … a questo punto abbraccia la sua prima amica dicendo che anche lei sarà una vera amica … gli chiede se conosce un posto dove vivere un albergo una pensione … ma la sua amica dice io vivo con due amici se vuoi c’è posto anche per te si avviano verso casa parlando della loro vita e delle cose vissute … arrivano a casa ci sono gli amici lei entra in camera sua dove lega i palloncini al letto e sistema le sue cose nell’armadio ringraziando la sua amica con tutto il cuore … resta con loro per circa un mese poi vorrebbe tornare Vagabonda ma incontra un ragazzo della compagnia e inizia una storia d’amore allora decide di restare non sarà più una Vagabonda ma i palloncini li terrà per sempre con questa storia voglio dire che gli amici si trovano basta essere umili e generosi di bontà e avere un cuore grande .

Claudia

martedì 14 aprile 2015

Una Storia Inventata - Come due Cigni al Tramonto Matteo e Agnese

Si sono conosciuti un giorno al mercato è una giornata di sole le bancarelle dalle tende bianche i colori forti degli oggetti quel leggero vento e quel sapore di salato che regala il mare fanno da cornice al loro incontro lei sta scegliendo un vestito lui una cintura nella stessa bancarella lui gli si avvicina educatamente come un vero gentiluomo chiedendole un consiglio lei senza pensarci un attimo gli risponde dicendo su che pantaloni dovrà usarla lui risponde su pantaloni sportivi allora lei ne sceglie un’altra più consona al pantalone lui a quel punto rimane sbalordito la cintura era proprio quella che desiderava … fanno i loro acquisti e si allontanano salutandosi … ma lui gentiluomo vuole offrire un aperitivo per ricambiare la cortesia … torna indietro per cercarla lei è ferma alla bancarella dei fiori … lui prima di invitarla prende una rosa rossa .. Avvicina la rosa invitandola con gentilezza al caffè della piazza … sarà la bellezza della rosa sarà il profumo la gentilezza usata che convince lei ad accettare l’invito … si presentano sedendosi al tavolino all’aperto … lei si chiama Agnese lui Matteo bevono l’aperitivo con salatini parlano della loro vita delle professioni degli amici … arriva l’ora di pranzo Matteo da l’idea di una pizza e Agnese accetta ma prima vuole passare da casa per lasciare quanto comperato … Matteo chiede ad Agnese se è munita di un mezzo per muoversi e nel caso se accetta un passaggio Agnese accetta il passaggio non aveva voglia di guidare l’auto aveva fatto due passi con questa magnifica giornata … arrivano sotto casa di Agnese sale e lascia i pacchetti su tavolo e scende .. E si avviano verso la pizzeria su uno scoglio in mezzo al mare … dentro una cupola di vetro dove scende l’acqua azzurra del mare … ordinano le pizze portate su piatti di vetro azzurro i bicchieri di cristallo … fiori e conchiglie sparse sul tavolo ad effetto marinaro … Agnese e senza parole non conosceva quel ristorante Matteo chiede ad Agnese se questa sera accetta di cenare ancora con lui in un altro ristorante Agnese … dice che la sera aveva appuntamento con una zia per cena ma che dopo sarebbe tornata a casa presto allora Matteo invita Agnese ad un ballo a casa di amici .. Agnese accetta e dopo pranzo Matteo riaccompagna a casa si scambiano i numeri di telefono … Agnese pensa a Matteo e alla giornata passata con lui … ne parla con la zia che gli da il consiglio di non correr troppo visto che si sono conosciuti oggi … Agnese ascolta sempre i consigli della zia e ne farà un dono dorato … bevono un the con pasticcini in attesa della cena … Agnese si sente a casa quando e dalla zia perché lei vive sola ed è felice quando è da lei decidono di cenare davanti alla televisione c’è un bel film intanto il tempo passa ma Agnese felice di sua zia non ci fa caso nel frattempo suona il telefono e Matteo che gli dice che vuole andare con lei al ballo ma Agnese dice la sua zia vuole che resto per la notte e gli dice che sarà per un’altra volta … Matteo dice che l’accompagnerà dalla zia una volta finito il ballo ma Agnese decide di restare con la zia … Matteo dispiaciuto gli augura la buonanotte e che si sentiranno il giorno dopo …
Agnese si sente nel giusto come aveva detto la zia si mette a suo agio sul divano della sala con un vecchio pigiama della zia … finiscono insieme di guardare il film per poi dormire … la mattina Agnese si alza prima della zia si prepara un caffè latte con dei biscotti … e intanto pensa a Matteo e cosa fare in futuro … poi qualche ora dopo telefona al lavoro vuole prendersi qualche giorno di vacanza per stare con la zia … ma non gli dice niente fin quando non è sicura di ottenerle … dopo circa mezz’ora suona il telefono … e il posto di lavoro che accettano i tre giorni di vacanza allora Agnese aspetta che la zia si sveglia per farle una sorpresa … si sente chiamare e la zia Agnese ma dove sei finita el ei dice in cucina vieni qui devo darti una bella notizia .. La zia corre in cucina e Agnese le dice … Zia mi sono presa tre giorni di vacanza dal lavoro per stare con te … e la zia Agnese sono felicissima grazie di cuore fa colazione si vestono ed escono per fare delle compere .. Verso le 12 suona il telefono e Matteo … che gli da il buongiorno e la invita per il pranzo ma Agnese gli dice che per tre giorni resta a casa della zia Matteo allora gli chiede l’indirizzo per mandarle delle rose rosse con un biglietto con scritto …. Agnese ci conosciamo da poco ma ti considero la persona più importante della mia vita Sposami voglio amarti per tutta la vita … Agnese riceve le rose e legge il biglietto e si emoziona la zia gli chiede cosa siano quelle lacrime e gli fa leggere il biglietto … allora la zia gli dice di chiamarlo e invitarlo per il pranzo a casa sua vuole conoscerlo per capire che tipo sia cosa fa nella vita ecc …. Agnese accetta e chiama Matteo .. Che arriva con altre rose rosse e una bianca per la zia … suonano alla porta e Matteo un ragazzo distinto ben vestito educato e ben vestito curato .. La zia rimane sorpresa da tutto questo non si aspettava tanta nobiltà .. Matteo nascondeva un segreto in realtà e un principe che aveva visto diverse volte Agnese in giro per la città … Agnese e una bella ragazza bionda dai riccioli dorati occhi azzurri e lentiggini … iniziano la cena un antipasto un primo un secondo torta e frutta … la zia chiede a Matteo di cosa si occupa e dove vive … Matteo a questo punto deve svelare il suo segreto .. Vivo nel castello fuori città sono il principe Matteo … Agnese non crede alle sue orecchie e la zia e rimasta con la bocca aperta … Matteo chiede la mano di Agnese alla zia che risponde di si Matteo prende dalla tasca un piccolo pacchetto per Agnese e un anello … Agnese e felicissima di sposare Matteo organizzano il matrimonio al castello il vestito di Agnese e degno di una principessa una nuvola di velo perle e pizzi Matteo vestito da principe con le medaglie Agnese e la zia conoscono il Re e la Regina papà e mamma di Matteo … il giorno dopo Agnese e Matteo sono alle prove del matrimonio nella cappella del castello il pranzo e nel parco sotto un enorme gazebo bianco con piante e fiori di ogni tipo … tre giorni dopo il matrimonio è una bellissima giornata di sole il castello e pieno di fiori e fiocchi bianchi la zia e vestita con un vestito lungo beige e un cappello con un fiore rosa e la prima volta per lei che indossa un abito meraviglioso tutto e pronto la chiesa del castello e piena di persone Matteo è già all’altare Agnese arriva con la zia ed entra in chiesa c’è la musica i fiori Agnese arriva all’altare ed inizia la messa dura un’ora poi il pranzo all’aperto nel parco Agnese e Matteo sono marito e moglie due principi e l’amore che li unisce per tutta la vita alla fine della giornata ancora con gli abiti da sposi vanno sulla piaggia come due cigni al tramonto.
Claudia

domenica 12 aprile 2015

Una Storia Inventata - Le Vacanze di Gioia

Inizia l’estate si fanno progetti per le vacanze Gioia i suoi 20 anni appena compiuti li vuole passare almeno una volta su un’isola dei caraibi con le sue amiche organizza davanti ad un gelato di fragola e panna tre giorni di tempo per preparare i bagagli Gioia guarda le foto dell’isola e meravigliosa nel frattempo incontra altri amici che gli chiedono dove andrà per le vacanze ma lei non vuole dirlo aveva scelto due amiche che per lei sono come sorelle suona il telefono sono le sue care amiche che gli dicono di passare da casa loro per scegliere gli abiti da portare tra pizzi nastri costumi e abiti leggeri il tempo passa e arriva il giorno della partenza Gioia e le sue amiche sono al porto salgono sulla nave quel bianco che brilla sotto il sole d’agosto nel cielo si vedono le sfumature dell’alba .. Arrivate in cabina disfano i bagagli e ammirano la nave una meraviglia di lusso .. Gioia dice alle sue amiche che vuole andare sul ponte mentre la nave parte .. E una bella giornata da passare in piscina ci cambiamo e dopo che è partita due tuffi ci vogliono .. La nave sta partendo e Gioia e le sue amiche sono sul ponte che meraviglia sono contenta di aver fatto questa scelta ..dopo i tuffi prendono il sole in attesa dell’ora di pranzo .. Pranzano in un ristorante all’aperto in alto insalate meloni angurie aragoste pesche mele banane .. Cose buonissime da mangiare sotto il sole d’agosto .. Gioia dice che un pranzo così è giusto perché non appesantisce e si può fare il bagno .. Dopo pranzo relax sul ponte … nel pomeriggio due tuffi e un gelato .. Gioia al tramonto scatta delle foto fantastiche anche sulla poppa della nave con la scia bianca .. Rientrano in cabina dopo la doccia si cambiano per la cena di gala Gioia e le sue amiche in abito lungo … una salone con pareti curve con colonne color oro e velluto rosso sui tavoli tovaglie bianche sulle sedie stoffe bianche sui tavoli fiori bellissimi bicchieri di cristallo piatti di porcellana tovaglioli di pizzo posate d’argento e violinisti che suonano musica classica camerieri vestiti di bianco con i guanti bianchi .. Davvero un sogno indimenticabile per Gioia che compiuti i suoi 20 anni meritava una ragazza che studia con ottimi voti anche le sue amiche sono brave a scuola .. Suona il telefono di Gioia sono mamma e papà che vogliono sapere se va tutto bene .. Gioia emozionatissima risponde che è un sogno ma che non immaginava mai di poterlo vivere .. Inizia la cena con un antipasto di salumi olive verdi e patè di tonno il primo spaghetti con astice di secondo aragosta con insalatina frutta macedonia con soffice gelato e panna montata .. Alla fine della cena c’è la festa da ballo ma Gioia e con le sue amiche e non ci sono cavalieri per ballare … ma non si perde d’animo un giro nel salone non deve mancare … si siedono ad un tavolo e ordinano dello spumante per festeggiare i buoni risultati ottenuti a scuola bevono e chiacchierano tra di loro ad un certo punto e cambiata la musica e ora possono ballare si scatenano felici nella loro giovinezza e purezza … tornando al tavolo vengono notate da tre ragazzi che si avvicinano e si presentano Gioia educatamente saluta ordinano ancora spumante scoprono di frequentare la stessa scuola e la stessa città parlano di tutto anche di scuola .. La serata e tranquilla e i giorni passano e la felicità di Gioia e le sue amiche non è mai mancata un solo giorno … la mattina la colazione in camera guardando dal balcone della nave il mare quella bellezza infinita … si preparano per uscire e una giornata stupenda il sole e pieno di energia .. Salgono sul ponte e si siedono sulla sdraio vicino alla piscina … dopo circa mezz’ora arrivano gli amici decidono di fare il bagno tutti insieme in compagnia e in allegria … per poi riposarsi al sole … in attesa del pranzo che faranno ancora sul ponte più alto della nave .. Il menù e come ieri leggero … l’amicizia cresce in modo educato e simpatico … squilla il telefono di Gioia ancora mamma e papà vogliono sapere come sta e se va tutto bene … Gioia risponde di si abbiamo conosciuto dei ragazzi che vivono nella nostra città e frequentano la nostra stessa scuola .. Papà risponde di chiedere come si chiamano magari li conosce … Gioia chiede e infatti li conosce tutti e tre … Gioia è ancora più felice sono amici sicuri .. Manca un giorno per arrivare sull’isola dalla sabbia bianca dalle palme verdi dal mare azzurro come il cielo … Gioia chiede agli amici se anche loro andranno sull’isola rispondono di si per qualche giorno .. Ma che felicità sarà una vacanza indimenticabile … dopo pranzo un caffè e relax in cabina un riposino ci vuole … si svegliano nel tardo pomeriggio il tempo di una doccia e salgono sul ponte per un aperitivo con gli amici … c’è un tramonto da favola che si specchia sul mare calmo … un aperitivo con musica classica e fiori di ogni colore e forma messi dentro delle sfere di vetro pieni di acqua che si muove col ritmo della musica classica … molto romantico … i fasci di luce passano attraverso le sfere per dare un senso di continuità e di bellezza … la serata continua a cena nella stessa sala che meraviglia dice Gioia … sono in compagnia e dei giorni di permanenza sull’isola … un atollo sul mare dei caraibi … Gioia dice che sarà un sogno fantastico … la serata continua al cinema per vedere un film che narra la vita di una ragazza sola che gira il mondo da anni senza sosta con una chitarra che suona mentre viaggia e cammina intorno al mondo … alla fine del film una passeggiata sul ponte per ammirare il mare e un cielo pieno di stelle … tornano in cabina i sonno si fa sentire .. La mattina si svegliano presto fanno colazione e preparano i bagagli nel pomeriggio si arriva sull’isola .. L’ultimo bagno in piscina con gli amici poi il pranzo … un ora dopo arrivano sull’isola e meravigliosa la giornata di sole d’agosto fa il resto … l’atollo di Gioia è attaccato a quello dei suoi amici … che meraviglia … abbiamo una compagnia fantastica … disfano i bagagli si cambiano e ammirano tanta meraviglia l’atollo è enorme ci sono due stanze una cucina a vista un salone e due bagni un terrazzo sul mare … Gioia non vede l’ora di fare il bagno in quel mare fantastico vanno in spiaggia e si tuffano in mare una meraviglia .. I giorni passano felici Gioia e i suoi amici trascorrono tre giorni indimenticabili sull’isola .. La stessa città degli amici la stessa scuola e gli atolli vicini sarà un destino che li lega … in fatti già la prima sera iniziano delle storie d’amore … preparano il pranzo tutti insieme la simpatia cresce con l’amore ad ogni morso di aragosta … nel pomeriggio ritornano sulla spiaggia giocano con l’acqua del mare sotto quel sole fantastico poi sulla spiaggia due chiacchiere sul futuro e su cosa fare da grandi … qualche ora dopo il tramonto più bello che sia mai esistito il cielo diventa arancione e giallo e il sole cala per addormentarsi per far nascere la luna … cenano sotto quel cielo di luna e di stelle a lume di candela … la serata prosegue sul terrazzo per contare le stelle … ma la stanchezza fa da padrone e Gioia augura la buonanotte ma un bacio arrivato di sfuggita non è mancato … passano i giorni più belli della sua vita e mai dimenticherà i suoi 20 anni e questo viaggio da sogno … la mattina la colazione il relax sotto il sole e poi un bagno con gli amici … sono passati i tre giorni sull’isola si ritorna sulla nave .ma Gioia dice che vuole tornarci con gli stesi amici .. Per divertirsi e viver momenti indimenticabili … sulla nave la solita cabina la solita piscina e il solito salone per le cena e il ponte alto per il pranzo ma tutto questo e un sogno che si è avverato e che tornerà ad esserlo l’anno dopo sempre con gli stessi amici la stessa nave la stessa isola .. Gioia una volta in città prosegue gli studi con le sue amiche e quell’amore nato va avanti … per anni fino al matrimonio … che si è svolto sull’isola portati da quella nave … perché vivere quei momenti e stato troppo bello per viverlo una volta sola.

Claudia

giovedì 9 aprile 2015

Una Storia Inventata - Il Poeta

Il poeta scrive poesie nella sua vecchia casa di campagna …” Udivo un lamento da lontano portato accanto al fiume dal vento tra nubi e alberi sul ciglio del fiume quell’autunno che cade come foglie dall’albero colori maestosi accesi nonostante la nebbia ricopra il sentiero “… vive da solo ricolmo di passione per le parole …” ed ecco il giorno di luce e rumore di sole di stelle di luna e la sera “… il poeta di 30 anni vissuti tra libri e manoscritti e librerie si affretta ogni giorno con penna e carta …” la calma del lago e quel cigno dalle piume bianche scorre lento “… quel giorno si sveglia tardi la mattina stava sognando un’altra vita in un castello …” il principe del castello e così bello che il sole si arrabbiò e scappò via “… ma finalmente alza il suo cuore ed apre il giorno come un palcoscenico .. Scende la pioggia sul verde campo ed in casa accende il camino .. Immaginandosi accanto ad una fanciulla dai boccoli dorati che come una principessa accarezza il suo viso dolcemente …” tu giovincella di periferia accompagni i mie giorni di piacere nel cuore battiti di dolcezza “… sta scrivendo seduto su una vecchia sedia ed il tavolo di legno antico quando sente una voce un amico esclama .. Poeta abbiamo bisogno di lei e della sua calma intelligenza .. Allora esce sotto la pioggia disperata .. Che sarà mai accaduto … vogliono costruire una strada e abbattere la vostra casa … il poeta dice … non è possibile il terreno e di mia proprietà come la casa in cui vivo .. Che sarà mai qualche metro più in la visto che siamo in campagna e ci sono campi abbandonati dove costruire strade e case … ed infatti il poeta è rimasto in quella casa e la strada e stata costruita in un campo poco distante .. Rientra in casa assieme al suo cane si asciugano davanti al camino quelle fiamme dal colore caldo come l’autunno … …” vita tu mi appartieni ti fai sentire come le campane di una chiesa grande come la distesa del mare importante come l’oro vita mia “… e quasi sera la pioggia se ne andata altrove preparo la cena per me e per il mio cane .. Ma ancora una voce che chiama il poeta … e n contadino che vuole ringraziarlo per essersi opposto alla costruzione della strada accanto alle cascine … nel frattempo il poeta vede scritto nel cielo …” non solo un poeta ma anche un uomo che con la sua intelligenza e la sua calma sa affrontare al meglio la vita “… da quel giorno non è stato solo un attimo tutte le persone del paese passavano ore con lui e il suo cane gli portavano dei doni … ma la cose più importante che portavano per lui era il cuore .. Per una ersona insostituibile .. Il poeta scrive ancora le sue poesie seduto sulla sedia antica ed il tavolo di legno accanto al camino …” l’umanità di una persona si misura nelle piccole cose con l’umiltà degna di un essere umano poeta uomo e soprattutto amico perché l’amicizia e una base importante nella vita senza di essa non si è nessuno “… il poeta e rimasto nella sua casa fino alla fine dei suoi giorni ma dopo di essi quella cascina è diventata un monumento visitato da tutto il mondo ..
…” mio amato poeta scrivimi le tue parole le metterò nel cuore per rileggerle n ogni istante della mia vita “…

Claudia
 

 

mercoledì 8 aprile 2015

Una Storia Inventata - Matilde e la Cascata nel Bosco

L’acqua della cascata in estate era armoniosa rinfrescava e bagnava le piante quando il sole passava vicino creava l’arcobaleno i fiori brillavano sulla riva del laghetto i petali bagnati di gocce di brina illuminati dai raggi del sole profumavano e inebriavano chi si avvicinava per ammirarli all’alba quando il sole si svegliava l’acqua iniziava la sua discesa verso il laghetto attorniato da fili d’erba di ogni tipo camminare sul vialetto tra la natura era la prima cosa che faceva Matilde dopo colazione si svegliava e già pensava alle piante a tutti fiori vecchi e nuovi e la cascata quel rumore d’acqua in movimento uno spettacolo che solo la natura sa regalare la natura dice Matilde per me è quella libertà che apre il cuore per riempirlo di sentimenti verso quell’essere vivente come le piante e i fiori amiamola ci regalerà ogni meraviglia .. Le foglie delicate salgono nel gambo per arrivare al bocciolo di fiore che si aprirà dolcemente appena nasce il sole quella delicatezza di movimento e i rami degli alberi che si alzano verso il cielo come braccia che abbracciano l’immenso la terra la fonte della natura che regala frutti dolci .. Matilde vive di queste cose ogni giorno la sua vita apre spazi verdi di campagne boschi di montagne e laghi al tramonto i fior si chiudono la cascata si ferma il sole si addormenta per far nascere la luna e le stelle come occhi illuminano la natura nel buio della notte … Matilde racconta anche l’inverno della cascata così inerme fredda senza movimento ma con sopra la delicata neve che forma un manto bianco come una veste di purezza e delicatezza tutto e bianco ma i fiori ci sono i bucaneve che spuntano felici attorno al laghetto ghiacciato fa da specchio al cielo Matilde scrive versi per la natura …” natura mia amata tu crei un quadro d’autore in ogni stagione di vento di pioggia di sole di neve sei vestita “… Matilde si lascia accarezzare dal vento gelido di gennaio tra sospiri e desideri di rivedere la primavera far sorridere la natura.

Claudia

lunedì 6 aprile 2015

Una Storia Inventata - Marina e le Vele del Veliero

Quel giorno era sulla riva del mare vicino al porto ad aspettare il rientro del veliero al tramonto il vento soffiava con forza sulle vele il veliero correva sulle onde il suo sogno era di sedersi sulla punta per volare insieme al vento era vestita di bianco con i capelli lunghi e biondi ammirava gli alberi eretti sulla nave e le gonfie vele tra il vento e il rumore del mare con la sua fantasia navigava in tutti i mari del mondo … un giorno sale a bordo le vele sono abbassate e fermo nel porto in attesa di partire per un lungo viaggio … non si era cambiata e sul ponte guarda il mare infinito e le vele che si alzano il veliero lascia il porto il mare e calmo e il cielo limpido ci sono i gabbiani che ci accompagnano i marinai vestiti di bianco e blu e il comandante al timone ci sono tante persone sul ponte ma solo lei ammira le vele gonfiate dal vento … e sola voleva la sua solitudine si metteva sempre in un angolo per restare con i suoi pensieri le uniche parole erano per se stessa siamo in alto mare si vedono dei delfini che nuotano intorno al veliero sono bellissimi e simpatici ci son anche dei cuccioli .. Si avvicina un signore molto distinto che saluta con un fiore lei fa cenno con la testa ma non dice nulla Marina e il suo nome amante del mare i suoi capelli volano col vento come le vele .. Il tramonto all’orizzonte e come un quadro d’autore ammirarlo da una nave in alto mare per lei e un sogno che si è avverato e l’ora di cena scende nel salone … il suo tavolo e vicino ad una finestra ci sono dei fiori in un vasetto sul tavolo sono bianchi come la sua veste il signore distinto si chiama Corrado .. Arriva al tavolo di Marina e gli chiede se può sedersi per cenare insieme lei accetta e ordinano la cena … Corrado chiede a Marina come mai viaggia sola ma lei non parla ma scrive su un foglio .. Amo il mare e il silenzio del vento amo la mia solitudine e i miei pensieri amo guardare la vita scorrere nel silenzio delle mie parole a cui non posso dare voce ..Corrado allora gli scrive .. Dolce fanciulla le tue parole mi commuovono e mi fanno innamorare di te ma vorrei ascoltare la tua candida voce .. Marina scrive .. Non posso dar voce alle mie parole .. E non le posso ascoltare … la mia vita e vivere nel silenzio e nella solitudine perché le persone mi evitano perché sono sordomuta .. Corrado gli scrive Marina nella tua vita non sarai mai più sola io sarò per sempre al tuo fianco come un capitano e la sua nave … Marina gli scrive … Corrado non posso regalarti una vita come compagna i miei problemi sono troppo complicati … Corrado gli risponde … Marina chi ama e innamorato compie miracoli .. Vuoi sposarmi .. Salgono sul ponte Marina vuole ammirar il mare … ma il veliero si ferma manca il vento che non può gonfiare le vele … allora Marina soffia sulle vele e il veliero riparte … “ Amare il mare e un motivo in più per vivere tra un’onda e l’altra col cuore in mano si fanno miracoli”… Marina e Corrado si sposano sul veliero in riva al mare insieme per tutta la vita.

Claudia


 

Una Storia Inventata - La Panchina del Parco di Agnese

La natura le stagioni gli spazi verdi nelle città nei paesi sono la fonte di vita gli alberi portano ossigeno oltre ad essere belli alle persone piace stare all’aria aperta camminare immersi nella natura nei parchi tra distese di fiori e rami di alberi dove il sole filtra e crea luce piace anche il relax sotto una pianta all’ombra oppure seduti su una panchina sdraiati sull’erba al sole .. Ma la panchina e il suo fascino antico fanno del parco un punto di riferimento nella vita quotidiana .. Quante volte ci si siede su una panchina per riposare per riflettere per stare da soli oppure per trovare qualcuno con cui scambiare due chiacchiere … quel giorno il parco era pieno di persone era una bella giornata di primavera le rondini volavano nel cielo e i fiori erano sbocciati ci si inebriava con il loro profumo la vita era un’altra cosa al parco si vivevano momenti indimenticabili come quello di Agnese seduta sulla panchina fantasticava mentre guardava quel filo d’erba mosso dal vento e quel raggio di sole che colpiva la punta del filo d’erba come per dimostrare un’amicizia tra la natura volteggiavano le rondini si posavano poco distante non solo per volare ma anche camminare sul prato e intorno alla panchina Agnese era tranquilla e le rondini felici di poter stare in sua compagnia la panchina la sua storia quante persone viste quante storie vissute alberi eretti intorno come amici eterni dalle radici profonde Agnese passava spesso momenti della sua vita al parco seduta sulla panchina … un giorno arrivata al parco si dirige verso la solita panchina ma è occupata da diverse persone allora si siede sull’erba in attesa legge un libro ma non toglie gli occhi dalla panchina … dopo un’ora circa e ancora occupata allora Agnese cerca con modi graziati di sedersi per far capire che anche a lei piace … ma non ci riesce allora la panchina si muove spostandosi verso Agnese tutti si alzano chiedendosi come sia possibile … Agnese allora gli dice … questa panchina e magica sceglie le persone e come la migliore amica fedele negli anni si sedeva spesso mia nonna e da quel giorno ogni volta che arrivo al parco mi vuole tutta per se la panchina del parco di Agnese .. Diventa famosa con una targa d’oro con scritto .. Agnese .. Da quel giorno molti turisti passano da lei per fotografarla e avere un bel ricordo di una bella giornata.

Claudia


 

Una Storia Inventata - Un Giorno in Campagna e il Cestino Miracoloso

Vivere in città per lavoro e per tanti altri motivi alimenta il bisogno della natura per questo Martina e le sue amiche decidono di fare una gita in campagna attrezzandosi per un pic-nic sul prato sotto il meraviglioso sole primaverile .. Partono di mattina presto all’alba il sole e tiepido ma promette bene tra cestini di vimini cappelli di paglia si apre una giornata fantastica .. Sono le otto sono già pronte per salire in macchina dopo una colazione carica di miele e latte … per strada c’è traffico molte persone avranno avuto la stessa idea di passare un giorno in campagna .. Martina spera di arrivare prima di pranzo per godersi il verde parco di quella campagna tanto desiderata .. C’è il lago dice Martina ci mettiamo sulla riva sarà più fresco se il sole ci scalderà nel pomeriggio .. Arrivate in campagna c’è la corsa al posto più bello per passare la giornata in tutta serenità .. Martina ferma la macchina proprio dove voleva accanto alla riva del lago .. Che meraviglia di posto voglio proprio stare qui fino al tramonto per vedere il sole che si addormenta … il lago e calmo c’è un leggero vento e il sole e splendido .. Preparano la loro dimora sul prato tra teli cuscini radio per la musica e il cestino del pic-nic Martina raccoglie le margherite per farne tre mazzetti per metterli vicino al piatto delle sue amiche poi si sdraia sull’erba e fantasticando dice … la campagna ogni istante e ogni fiore.. Per l’anima e il cuore.. Sventolandosi col ventaglio .. La fame si fa sentire e allora Martina apre il cestino del pic-nic il momento tanto desiderato .. Appena aperto il sole aumenta il suo calore e il vento la sua freschezza ed il lago diventa uno specchio calmo i fiori aumentano il loro profumo e bellezza … Martina e le sue amiche sono felicissime e iniziano il pranzo sorridendo … dal cestino esce ogni ben di DIO ma ogni cosa una volta mangiata non sembra finire Martina dopo il suo panino guarda nel cestino di vimini e ritrova il panino .. Dice alle sue amiche .. Sarà magico questo cestino in effetti quel cestino non era nuovo ma tramandato da famiglia in famiglia ecco svelato il mistero .. Apparteneva alla sua bisnonna che anche lei amava la campagna e sognava di passare le giornate sul prato … finiscono il pranzo e chiudono il cestino .. Ma nel mentre si chiude arrivano le nuvole … e il freddo … allora riapre il cestino ed il sole torna .. Martina dice si e miracoloso questo cestino apparteneva alla mia bisnonna che mi starà guardando da lassù … quando eli usava questo cestino era sempre aperto durante tutto il tempo ecco perché vuole che anche io faccio come lei rimarrà aperto fino alla sera prima della partenza … Martina e le sue amiche giocano con le carte .. Sul prato sotto quel sole meraviglioso .. Alla fine della giornata c’è il tramonto il sole dorme per svegliare la luna e le stelle ciao Martina Buona Fortuna ….Un giorno in campagna come questo e il sogno di tutti però prima di farlo dobbiamo curare le piante i parchi e i laghi perché tutto splenda di felicità.

Claudia

 

domenica 5 aprile 2015

Una Storia Inventata - La Sarta e il Negozio di Stoffe

Un paese immerso nel verde parco fuori città abitato da famiglie numerose e da tante persone che lavorano e studiano ci sono vari negozi tra cui il negozio di stoffe gestito da una donna Clara che vive sola ma tante amiche e amici per il suo lavoro confeziona abiti e camice di tutti i colori il negozio da anni va avanti ogni giorno vendendo sempre tanti capi e stoffe .. Un giorno arriva un treno alla stazione scende una principessa vestita di scuro con un cappello nero gira per il paese con gli amici anche loro vestiti di scuro si fermano al caffè si siedono al tavolino in piazza e osservando vedono il negozio di stoffe a lei sembra interessante e vuole andarci finito il caffè .. Entrando capisce che quello era il suo posto pizzi fiocchi teli stoffe … guardando tutto quello che c’è decide per colori pastello bianco rosa e azzurro … siamo in primavera ed è bello vestirsi con colori chiari … allora chiamano la sarta per tre abiti su misura arriva nel pomeriggio dopo pranzo .. Vanno in albergo e più tardi tornano .. Nel frattempo la padrona pensa se anche gli altri amici prenderanno dei vestiti .. Sono le 15.00 il negozio riapre la principessa è già arrivata con i suoi amici ma la sarta ancora non è arrivata .. Nel frattempo cercano stoffe la principessa esclama .. In questo negozio così piccolo ci sono cose fantastiche .. Ad un certo punto si accende una candela sul tavolo vicino ad un diario la proprietaria rimane allibita non era mai accaduto tutte le stoffe prendono la forma di abiti da uomo e da donna con colori chiari su misura della principessa .. Li prova tutti … e alla fine ne sceglie una decina .. Nel frattempo arriva la sarta disperata e piangente per aver fatto tardi .. Ma il lavoro era già fatto la proprietaria incarta gli abiti aiutata dalla sarta che almeno dava una mano .. E alla fine Clara la proprietaria regala una stoffa bianca alla principessa con ricamato un fiore e il nome del negozio di stoffe … la sarta gelosa si ribella ed esclama .. Non e giusto regalare una stoffa loro pagano tanto i tessuti .. Allora Clara dice … cara sarta dopo una spesa di dieci abiti mi sento in dovere di fare un regalo ..se un giorno mi dimostrerai di essere una brava sarta farò anche a te un regalo … nel frattempo il negozio si riempi e di persone tutti vogliono un vestito nuovo in paese tutti ne parlano come il negozio dei miracoli Clara e felicissima e anche la sarta che finalmente aveva capito cose doveva fare…

Claudia

…” l’anima del commercio è anche essere gentili”…